di Donato Anselmi
Dopo una prima infarinatura circa la tecnica del panning, il suo utilizzo e i punti chiave da tenere a mente per applicarla sul campo, oggi ci addentriamo nelle impostazioni della fotocamera che ci agevoleranno nella riuscita degli scatti.
La scorsa volta vi abbiamo detto di inquadrare il soggetto, seguirne il movimento con la fotocamera in maniera fluida e scattare.
Ma come impostare i parametri della macchina fotografica?
IMPOSTAZIONI
Come al solito, lavorando in ambito fotografico, ci troviamo ad avere a che fare sempre con la triade tempo di scatto/diaframma/ISO.
TEMPI DI SCATTO
Cominciamo dicendo che sarebbe consono scattare in modalità manuale e quindi poter intervenire su ogni singolo parametro ma, ciononostante, per comodità potremmo anche affidarci alla modalità di scatto priorità di tempi che ci consentirà di impostare solo il tempo di posa lasciando agli automatismi tutto il resto.
Che si tratti di modalità manuale o priorità di tempi, questa impostazione è una delle più importanti da tenere a mente per la tecnica del panning. Non c'è una definizione assoluta circa i tempi da utilizzare poiché essi sono strettamente legati alla velocità del soggetto in primis e alla quantità di mosso che vogliamo dare allo sfondo.
Ad esempio (in un mondo ipotetico con la luce adeguata nel momento giusto), se volessimo scattare ad un'auto in corsa sicuramente avremmo bisogno di utilizzare tempi vicini ad 1/200sec; il discorso cambia se volessimo ottenere un panning su una persona in movimento che sarà sicuramente più lenta della macchina: 1/100sec ne congelerebbe il movimento e ci restituirebbe uno sfondo troppo nitido. Ci sarà quindi bisogno di uno tempo più lento come 1/30sec.
Chiaramente, sulla scelta dei tempi, influisce anche la distanza dal soggetto, il grado di nitidezza che vogliamo attribuirgli, la luce ambientale ed anche la lunghezza focale.
MESSA A FUOCO & DIAFRAMMA
In queste circostanze si consiglia quasi sempre l'utilizzo della messa a fuoco automatica settata con autofocus continuo, modalità che continua a modificare il fuoco sul soggetto dopo averlo agganciato. Più semplice, invece, sarebbe utilizzare la tecnica dell'iperfocale, della quale abbiamo parlato precedentemente QUI.
Per quanto riguarda l'utilizzo del diaframma, invece, sarebbe più consono avere valori di f abbastanza alti e quindi diaframmi più chiusi. Perché? Cominciando dal fatto che tenendo aperto il diaframma e utilizzando tempi di scatto lunghi correte il rischio di immagazzinare un quatitativo di luce abbastanza grande tale da rendere le vostre immagini sovraesposte (a meno che non si tratti di una scelta stilistica); inoltre, l'utilizzo di un diaframma chiuso porterebbe ad ottenere uno sfondo più definito anche se sfocato/mosso, cosa che non avverrebbe con valori opposti di f.
OTTICHE
Molto breve sarà il discorso circa le ottiche e quindi le lunghezze focali da usare per ottenere o sfruttare questa tecnica.
Tralasciando lo sviluppo del tema annuale che è quello della street photography, tipo di fotografia per la quale si predilige l'utilizzo di ottiche a lunghezza pressoché corta al fine di essere all'interno della scena; non esiste una giusta lunghezza focale per la tecnica del panning ma soltanto due punti che potrebbero farci prediligere ottiche medio-lunghe.
La prima è che con questo tipo di obbiettivi, il movimento da fare per seguire il soggetto, sarà breve, chiaramente compensato dalla vicinanza del soggetto ottenuto dalla focale.
La seconda è che le ottiche medio-lunghe, non essendo grandangolari, non creano distorsioni dell'immagine ai bordi.
That's all Folks. Al prossimo post.
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