di Donato Anselmi
Riprendiamo il discorso esattamente dal punto in cui l'abbiamo lasciato in sospeso la scorsa volta, e sarebbe: soggetto e composizione. Insomma, quello che vogliamo tutti è scattare una fotografia dove l'osservatore carpisca subito il messaggio che vogliamo trasmettere ma, soprattutto, individui immediatamente il soggetto della fotografia. A questo scopo ci vengono incontro una serie di regole e suggerimenti.
Partiamo con l'utilizzo dei colori.
Un soggetto può essere messo in evidenza utilizzando appunto i colori, attraverso un accostamento di tinte complementari tra loro oppure usufruendo di un colore di spicco su un fondale neutro e viceversa.
Solitamente, scattando una fotografia, tendiamo sempre a mettere il soggetto dritto al centro del fotogramma, magari in primissimo piano. Nonostante qualcuno possa storcere il naso, questo non è un errore, anzi, alcuni fotografi tendono ad enfatizzare questa "presa di posizione", attraverso l'uso di una lente grandangolare o di un fisheye che accentui la grandezza del soggetto ritratto, o anche un soggetto posizionato nel pieno del campo di messa a fuoco e tutto il resto fuori fuoco.
Tuttavia esistono regole compositive alternative alla posa centrale: la regola dei terzi e la proporzione aurea. "Nella storia dell’umanità la ricerca di canoni estetici, di armonie perfette ha spesso trovato sul suo cammino un numero molto speciale: il numero aureo. Esso è un numero irrazionale e corrisponde al valore di 1,618033. La singolarità di questo numero sta nel fatto che su di esso si basano proporzioni rilevabili nei più disparati campi della natura, delle scienze, delle arti. Partendo dal numero aureo è possibile ottenere diverse figure geometriche che illustrano questa proporzione: come il triangolo aureo, il rettangolo aureo e la spirale di Fibonacci, vicinissima nella forma a quella della chiocciola."
Le linee in queste figure sono chiamate "linee di forza", solitamente i soggetti nelle fotografie dovrebbero essere posizionati su di esse o nei punti di intersezione delle stesse, il tutto per dare una certa sinergia all'immagine, rendendola meno piatta.
Chiaramente, utilizzare questi schemi in fase di scatto potrebbe una sfida alquanto ardua. Così il tutto, infine, si è man mano semplificato fino ad arrivare alla tanto conosciuta, usata e abusata: REGOLA DEI TERZI.
Funziona allo stesso modo delle precedenti figure: linee di forza e punti di forza. I soggetti vengono posizionati secondo questo schema, quanto più vicini ai punti di forza poiché essi fanno parte delle zone che l'occhio scandaglia subito dopo il centro dell'immagine e dai quali raccoglie maggiori informazioni.
Determinate regole sono fatte per essere rispettate ma altrettanto infrante per dar spazio all'estro creativo di esprimersi liberamente.
Oltre a questi, esistono tanti altri accorgimenti per portare l'attenzione dell'osservatore in determinati punti dell'immagine come l'uso della prospettiva centrale, di cornici naturali, di pattern interrotti, ecc.
Tutti questi escamotage si adattano perfettamente alla street photography, ma questo non significa che sia semplice applicarli: c'è sempre bisogno di quella cosuccia chiamata pratica.
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