PARTE 2
di Domenico Mastandrea
Abbiamo introdotto la tecnica high key in questo articolo.
Oggi approfondiamo le sue possibilità espressive per capire quando utilizzarla.
LO SCOPO DELL'HIGH KEY
La forte luminosità delle immagini in chiave alta diffonde positività, freschezza e solarità quindi bisogna valutare il contesto: immortalare così una scena triste o dolorosa stonerebbe perché difficilmente la foto si sposerebbe con ciò che il soggetto comunica nella scena.
Nel caso specifico della street photography, questa tecnica si presta molto a catturare momenti felici come il gioco dei bambini, gli sposi e i baci, rappresentando un’atmosfera leggera, eterea e pura.
Ma prima di iniziare, un consiglio. La luce ideale per la fotografia high key rientra in quelle condizioni limite in cui l’esposimetro di ogni reflex diventa meno efficace del solito: vi è mai capitato di fotografare un oggetto bianco e ritrovarlo grigio sul display pur avendo una fotografia correttamente esposta?
Bene, questo accade perché nella scala dei grigi, il grigio neutro è l'equilibrio tra il massimo valore delle luci (bianco puro o 255) e il massimo valore delle ombre (nero puro o 0). Dunque quando la tacca è posizionata al centro (esposizione “corretta” o neutra), l'oggetto correttamente esposto è grigio. Infatti se, per esempio, l'esposimetro fosse programmato per avere i bianchi tendenti al bianco puro, con l'indicatore al centro otterremmo solo foto sovraesposte.
COME INTERPRETARE L'ESPOSIMETRO?
Per la forte presenza di dominanti bianche in questa tecnica, il consiglio è quello di scattare con uno o due stop in più proprio per esaltarle. Tuttavia torniamo a ripetere che la fotografia high key non equivale ad uno scatto sovraesposto: scattare con uno o due stop in più ci permette solo di superare un limite dell'esposimetro a favore di questo genere fotografico, ma, non ragionando sulle altre varie condizioni, non otterremo matematicamente uno scatto high key degno di essere definito tale.
Sabato prossimo scopriremo quanto sia importante valutare la qualità, oltre che la quantità, delle luci che illuminano la scena. Stay tuned.
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