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Immagine del redattoreMàdő

PANNING

CONCLUSIONI

di Donato Anselmi

 

Terza ed ultima parte dedicata alla tecnica del Panning, più in particolare ai soggetti da immortalare e qualche consiglio finale. SIGLA. Ah no, non siamo su Youtube. SOGGETTI Chiaramente, che si tratti di un'automobile, una persona, un animale o una "pietra rotolante", più breve è il tempo di scatto utilizzato per ottenere l'effetto panning, meno saranno le probabilità di fare un papocchio tipo perdere la messa a fuoco sul soggetto o muovere la fotocamera più o meno veloce in confronto ad esso. A proposito di ciò, è molto importante la distanza tra voi e il soggetto: più vicino significa dover utilizzare un tempi di scatto più brevi, al contrario, se lontano, permette di usare una velocità di scatto più lunghe; motivo per il quale, come dicevamo la scorsa volta, un teleobiettivo semplifica le cose, avvicinando il soggetto a voi e permettendovi di diminuire il tempo di posa.


CONSIGLI UTILI


Allora, vi abbiamo detto praticamente tutto quello che sappiamo ed ora ricapitoliamo... un passo indietro.

Una delle difficoltà che vi si presenterà maggiormente nella pratica di questa tecnica è quella di ottenere un soggetto a fuoco o comunque abbastanza nitido nonostante il movimento della macchina fotografica. -Premettendo che in alcune fotografie, un soggetto poco nitido non significhi obbligatoriamente un'immagine sbagliata, anzi- Per sopperire a questo problema sarebbe bene cominciare impostando tempi di scatto non troppo lunghi (ma neanche brevissimi) tali da far comunque intuire il movimento; man mano che vi impratichite poi, potrete scendere coi tempi.

1/20sec ISO1000 f/5 34mm

Ovviamente, all'inizio, sceglietevi soggetti non troppo veloci: persone, biciclette, ecc. Le auto da F1 lasciatele per quando sarete in grado di padroneggiare la tecnica ad occhi chiusi. ⚠️ ADVANCED ⚠️

Ultimo consiglio, un po' più macchinoso, è quello di utilizzare la modalità Slow Sync o semplicemente il flash (che sia interno/esterno alla fotocamera) sincronizzato sulla prima tendina. In questa modalità il flash emetterà il lampo e l’otturatore rimarrà aperto per il tempo di scatto impostato, al fine di catturare non solo il primo piano illuminato dal lampo che nel nostro caso risulterà utile per rendere maggiormente nitido il soggetto in movimento, ma anche lo sfondo, elemento che ci consente di intuire il dinamismo nella foto: il maggior tempo ci permette di migliorare l’esposizione di esso.

Come al solito, per impratichirvi, l'unica vera scuola è quella dell'esercizio continuo. Esercitatevi, sbagliate, rimediate e, soprattutto, dato il periodo e la necessità di RESTARE A CASA, aguzzate l'ingegno.

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