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  • Immagine del redattoreMàdő

GRANDE ED ULTRAGRANDE

Questo mese è dedicato al croma verde, fonte di ispirazione per molti, considerato l'arrivo della primavera.

Quando si pensa a questo colore, vengono in mente delle grandi distese d'erba, i campi di grano che iniziano a germogliare, comunque tutte immagini che si rifanno alla fotografia paesaggistica e, pensando ai paesaggi, vogliamo fare un focus sugli strumenti che ci permettono di fotografarli nel migliore dei modi.

La prima cosa che facciamo quando ci troviamo a dover scattare, è quella di pensare a quale ottica utilizzare.

Avete mai sentito parlare obiettivi grandangolari? Ne possedete uno?  Ne avete apprezzato le qualità sulla paesaggistica?


Proviamo un po' insieme a vedere cosa sono, come funzionano e a come possono essere utili, facendo attenzione a conoscerne i pregi e i difetti.


Si definiscono obiettivi grandangolari tutti gli obiettivi con lunghezza focale inferiore a 50mm: in pratica sono grandangolari tutte quelle ottiche che ci permettono di catturare in un unico frame una porzione di spazio maggiore di quella che riesce a vedere l'occhio umano. Ulteriore distinzione va fatte per gli obiettivi che hanno una focale inferiore ai 20 mm e che prendono invece il nome di ultragrandangolari.


Lunghezza focale e angolo di campo


Gli obiettivi grandangolari sono scelti da molti fotografi per la loro estrema versatilità e infatti si adattano bene a qualunque situazione, diurna o notturna, paesaggistica o perfino ritrattistica. Insomma con questi obiettivi si riesce davvero a scattare qualsiasi cosa; ogni reflex, infatti, di solito viene venduta con un’ottica “tutto-fare” come il 18-55 (mm).


Naturalmente il 18-55 mm è alla base di tutti gli obiettivi e, volendo puntare a qualcosa di più performante, ne esistono di vario genere ma prima di cominciare a confrontarne le caratteristiche ci teniamo a puntualizzare un concetto: non è la reflex, così come la lente, a permetterci di fare delle foto meravigliose o banali ma il nostro occhio fotografico e la nostra sensibilità. Leviamoci dalla testa che una lente costosa faccia fare delle foto più belle; sicuramente ci aiuta ad ottenere degli effetti particolare, una qualità migliore dello scatto, ma la foto è sempre figlia dell'occhio che la partorisce ed un buon occhio saprà fare belle foto anche con il più semplice degli obiettivi.


Ritornando al discorso precedente…


I CONTRO dei grandangoli a focale fissa sono meno versatili degli zoom, essi ci vincolano ad osservare il mondo da una sola inquadratura e talvolta possono essere anche una faticosi da usare considerando che per zoomare o de-zoomare dovremo muoverci fisicamente avanti o indietro. Con un obiettivo grandangolare di tipo zoom, invece, si ha la possibilità di avvicinare o allontanare l'inquadratura girando la ghiera.


I PRO? C'è da dire che le ottiche fisse, avendo un numero minore di lenti al loro interno, hanno una resa cromatica ed una nitidezza migliore rispetto ad uno zoom, il quale, essendo composto di più lenti al suo interno, causerà una leggera perdita sulla qualità dell'immagine prodotta. Immaginate il vostro occhio al posto del sensore, immaginate di guardare qualcosa attraverso un vetro; ora provate a osservare la stessa cosa mettendo tra il vostro occhio e il vetro un altro filtro quale un altro spessore vitreo. In quale dei due casi avreste una visione più nitida e chiara? Naturalmente nel primo.


Ecco, per gli obiettivi vale la stessa teoria di fondo.


Altro termine di paragone fra gli obiettivi grandangolari è essere l'apertura di diaframma. Certo, per quanto riguarda la fotografia paesaggistica potrebbe essere un dettaglio trascurabile poiché solitamente si tende ad usare diaframmi molto chiusi per ottenere una maggiore profondità di campo dell'inquadratura. Diventa però rilevante se le foto sono scattate in condizione di scarsa luce o assente.

Velocità di messa a fuoco? È una peculiarità trascurabile se tratta di scattare ai paesaggi. D'altronde il paesaggio non si muove, per cui possiamo prenderci tutto il tempo che vogliamo per metterlo a fuoco.


Nel prossimo post approfondiremo ancora questo argomento, perciò non mancate.


Prima della tempesta | © Donato Anselmi Dati di scatto: 1/50sec f/14 ISO100 23mm

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