Nei post precedenti abbiamo spiegato a grandi linee le tipologie di obiettivi e abbiamo fatto un focus sull'utilizzo sia dei tele, sia sui grandangoli nella fotografia paesaggistica.
E se pensassimo di usare le ottiche fisse per fotografare un paesaggio? Ci avete mai pensato?
Beh le ottiche fisse, a dire la verità, non si prestano molto per la fotografia paesaggistica, tranne quelle che hanno lunghezze focali molto corte, le quali ci danno la possibilità di catturare grandi porzioni di paesaggio. Naturalmente anche quelle con focali più spinte possono essere usate con risultati ottimi, d'altra parte, come sempre ribadiamo, non è l'ottica e né la macchina fotografica a impedirci di tirar fuori belle foto, piuttosto quanto è sensibile ed allenato il nostro occhio.
La focale fissa ci garantisce un'immagine qualitativamente migliore come nitidezza e gamma cromatica dovuta al basso numero di lenti e componenti di cui si compone (come abbiamo già detto nei post precedenti), ma quali sono gli svantaggi?
Prima di tutto partiamo dal fatto di doversi muovere fisicamente. Avendo una focale fissa chi scatta è obbligato a scegliere accuratamente il proprio punto di vista che con questo tipo di obiettivi può essere univoco, nel senso che ogni punto di vista ci permette di fare una sola inquadratura quindi se volessimo includere porzioni più ampie di paesaggio dovremmo necessariamente spostarci. Si, certo... Molti di voi adesso staranno pensando: facile, basta fare qualche passo indietro e la foto è fatta, ed è qui il vero problema!
Se ad esempio vi trovaste in montagna, su un sentiero stretto le cui possibilità di movimento sono direttamente proporzionali alle possibilità di cadere giù? Quanto desiderereste avere una lente più versatile capace di zoommare?
Inoltre, parlando di ottiche fisse pensiamo alla loro luminosità e allo sfocato, ma secondo voi, quest'ultimo è davvero necessario nella fotografia paesaggistica?
Provate a tenere un diaframma aperto e sicuramente noterete che la vostra foto avrà una pessima profondità di campo, infatti molto probabilmente solo una piccola porzione del vostro scatto risulterà ben nitida e dettagliata, il resto del frame (per occhi più attenti) potrebbe risultare poco nitido.
Per cui avendo la necessità di ottenere una buona profondità di campo, con il diaframma chiuso la lente perderebbe il senso per la quale è stata creata.
Tutte queste "obiezioni" nascono non per denigrare le ottiche a focali fisse, ma semplicemente in quanto le sconsigliamo nella fotografia paesaggistica.
Ci sono infatti lenti più versatili che si prestano meglio al contesto paesaggistico dando risultati bellissimi consentendovi di scattare in sicurezza da prospettive da cui non riuscireste a farlo.
In sintesi, scattare una foto paesaggistica con una lente a focale fissa sarebbe come correre una maratona con le scarpe che usereste al matrimonio: sarebbero fighissime da indossare, ma fareste uno sforzo immane per terminare la corsa.
In ogni caso il nostro invito è quello di provarci (prestando sempre attenzione a dove mettete i piedi), sicuramente tirerete fuori qualche bella foto ma vi renderete conto di quanta fatica inutile costa l'uso di questa lente nella fotografia paesaggistica.
La Finestra di Pensieri | © Marco Volpe
Dati di scatto: 1/400sec f/10 ISO/200 14mm
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