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  • Immagine del redattoreMàdő

FACCIAMOLI BRILLARE



Eccoci con l'ultima parte riguardante la manipolazione del colore.


Dopo aver fatto amicizia con la tonalità e la saturazione e aver capito cosa sono e come usarle, oggi conosceremo meglio la LUMINANZA.


Abbiamo visto che il colore può essere acceso, spento, vivo, grigiastro, saturo o addirittura cambiare colore (entro certi limiti); oggi scopriremo che può anche essere più o meno luminoso, e brillare di luce propria, regolandone appunto la luminanza.


Come avrete di certo capito, questo parametro fa riferimento alla regolazione della luce emessa dal colore stesso; ATTENZIONE però a non confonderlo con le regolazioni quali esposizione o alte luci che troviamo fra i bilanciamenti generali e che agiscono sull'intero frame.

Tendina di regolazione della luminanza


Pensate alla luminanza, infatti, come una sorta di esposizione selettiva applicata ad ogni singolo colore; come già visto per la saturazione, questo parametro ci permette di accendere o spegnere a nostro piacimento porzioni colorate di foto come se fossero delle lampadine.


Ma qual è lo scopo di avere zone di colore più o meno luminose in una fotografia?


Al fine di dare impatto allo scatto, zone di diverse intensità luminose possono rendere il soggetto più o meno evidente. Ad esempio: schiarendo o illuminando il colore del soggetto possiamo farlo risaltare agli occhi dell'osservatore, e affinché il soggetto resti l'unico protagonista della scena potremmo ridurre la luminanza dei colori di contorno portandoli in secondo piano.


La regola da seguire e più o meno quella della “gazza ladra”: come il pennuto è attratto dagli oggetti più luminosi e brillanti, allo stesso modo, l'occhio è attratto da ciò che è più luminoso e sicuramente sarà la prima cosa che guarderà in uno scatto.


Variazione della luminanza del viola


Naturalmente (come tutto in fotografia) tutto ciò va controllato e gestito con criterio, perché dando una forte luminanza a tutti i colori che compongono lo scatto rischiamo di creare un immagina confusionaria e poco comprensibile.

Questi aspetti sono di rilevante importanza nelle immagini a colori ma soprattutto nella fotografia in bianco e nero.


Vi starete chiedendo cosa c'entri la luminanza di un colore in una fotografia che ne é priva?

Ve lo spieghiamo subito.


Partiamo del presupposto che per ottenere una foto in bianco e nero si parte sempre da una a colori che sarà poi convertita in scala di grigi, quindi ogni colore sarà convertito in un grigio avente una densità specifica.


Tendina di regolazione luminanza dopo la conversione b/n


Nel momento in cui ci si appresta a regolare la luminanza ci accorgeremo che il software ci chiederà di regolare la luminanza dei colori. Perché?


La spiegazione sta nella conversione.

Come abbiamo già detto, ogni "tonalità" di grigio riproduce fedelmente ciò che in origine era un colore per cui regolare la luminanza in bianco e nero significa regolare la luminosità e la visibilità di determinate zone di grigio.


Ma attenzione! Apportare modifiche alla luminanza in una foto a colori e poi convertirla con le stesse impostazioni in b/n non significa trasferire lo stesso risultato della foto a colori su quella convertita in termini di percezione visiva.


Variazione della luminanza del viola e del verde dopo la conversione b/n


Dopo avervi spiegato tonalità, saturazione, e luminanza, capirete bene quanto possa essere importante saperli regolare correttamente e con giusto criterio. Dateci dentro.


@ Domenico Mastandrea

Dati di scatto: 1/40sec ISO200 f/3,5 18mm

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