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BIANCO E NERO

Aggiornamento: 11 apr 2020

PARTE 2

di Marco Volpe

 

Facciamo un passo indietro: nel realizzare una fotografia in bianco e nero dobbiamo imparare ad osservare il mondo in assenza di colore, quindi è necessaria una certa sensibilità monocromatica; il digitale ci viene in soccorso con i filtri per il B/N che ci permettono di visualizzare in anteprima il risultato finale.


Occorre, però, precisare che tali filtri vengono applicati al JPEG che, come sappiamo, è un formato compresso che contiene meno informazioni sullo scatto. Per sfruttare a pieno tutte le informazioni catturate dal sensore, risulta indispensabile utilizzare il RAW. Può quindi essere utile, per abituarci a guardare il mondo in B/N, scattare in RAW+JPEG, in modo tale da visualizzare sul display il JPEG in B/N, ma salvare anche il RAW.


Non è solo il RAW che ci permette di manipolare le immagini. Anche con la pellicola, in camera oscura, è possibile sovraesporre o sottoesporre determinate zone del fotogramma, ottenendo stampe talmente lontane dalla scena originale da non essere più riconoscibili.

Questa libertà creativa, nella fotografia digitale quanto in quella analogica, è una parte importante dell'attrattiva della fotografia in bianco e nero.


Tradurre il colore in B/N


Partendo dal presupposto che abbiamo escluso l’idea di convertire semplicemente con un click la fotografia da colori in B/N, è fondamentale capire come si traducono i colori in toni di grigio.


1/50sec ISO2500 f/4,5 50mm

Ad ogni colore corrisponde infatti un certo tono di grigio che dipende anche dalla sua luminosità. Ulteriore considerazione va fatta in merito al contrasto tra i colori che, se in una fotografia a colori può sembrare molto interessante agli occhi del fotografo, in una in B/N può “appiattirsi” completamente; per esempio una palla rossa su un prato verde crea un forte contrasto ma, se la stessa fotografia è realizzata in B/N, questo contrasto scompare perché si otterranno toni di grigio vicini tra loro. Per questo motivo è molto importante la differenza di luminosità tra i colori che amplifica i toni di grigio, concorrendo all'ottenimento di un ottimo bianco  e nero.


1/60sec ISO3200 f/4 24mm

In uno shooting fotografico incentrato sul bianco e nero, sia che si tratti di street photography che di paesaggio, non sempre si hanno le condizioni ideali di contrasto e luminosità della scena; strumenti molto utili al fotografo sono i filtri, facilmente installabili davanti alla lente della macchina fotografica.


Tra le svariate tipologie in circolazione, spesso vengono utilizzati filtri a densità neutra con diversi stop, in grado di attenuare l’eccessivo contrasto tra cielo e terra, riconducendo la scena entro la gamma dinamica della fotocamera, ottenendo un buon punto di partenza per l’elaborazione in B/N.


Altri filtri sono quelli colorati i quali consentono selettivamente di controllare la conversione dei colori della scena in toni di grigio.


In assenza di questi strumenti, ovviamente, c’è alla base la padronanza della luce: bisogna capire e imparare ad utilizzarla affinché diventi la risorsa fondamentale del fotografo. Nella pratica le possibilità sono infinite, può essere sufficiente spostare il soggetto su uno sfondo più scuro per farlo risaltare nel fotogramma, oppure sfruttare una luce con taglio quasi orizzontale (alba o tramonto) per accentuare le texture all'interno dell’inquadratura.

I parametri fondamentali per un buon bianco e nero sono quindi: contrasto, illuminazione e corretta separazione dei toni di grigio.


1/640sec ISO500 f/5

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