Nelle puntate precedenti abbiamo conosciuto la versatilità del grandangolo, adatto sia per la fotografia ritrattistica che per quella paesaggistica (con qualche contro).
Opposto a questo tipo di obiettivo, ma analogo per la versatilità, è il teleobiettivo.
“Si, ma allora quali sono le differenze?”
Semplice, il teleobiettivo ha una lunghezza focale maggiore rispetto ad un obiettivo di base (ovvero quando generalmente supera i 50mm) permettendo così di diminuire in maniera significativa la distanza tra soggetto e fotografo.
Per questo motivo, i teleobiettivi vengono comunemente utilizzati in situazioni in cui non è possibile avvicinarsi al soggetto, come nella fotografia sportiva (durante le partite di calcio i fotoreporter non possono invadere il campo anche se sarebbe molto bizzarro, offrendo una prospettica differente da quella a cui siamo abituati) o nella fotografia naturalistica (come i fotosafari, in cui per garantire l’incolumità dei fotoreporter si preferisce non avvicinarsi ad animali pericolosi come leoni dormienti, rooooar!).
Ed è proprio in campo naturalistico che i teleobiettivi si fanno perdonare per la loro ingombrante e pesante figura all’interno del tuo zaino, tanto da spingerti a domandarti se non fosse stato meglio rimanere in paese e fare aperitivo con gli amici. Infatti, l’utilizzo del teleobiettivo permette di immergersi nella scena tanto da farcene sentire parte, questo grazie alla messa fuoco selettiva, dove il soggetto scelto appare nitido e chiaro rispetto allo sfondo, esaltandone così forme e colori. Ma non solo, un ulteriore beneficio è dato dalla compressione dei piani, che elimina la profondità di campo (che invece il grandangolo enfatizza) rendendo bidimensionali le immagini, affidando la percezione dell’immagine alla variazione cromatica.
Merita nota anche la fotografia macro, ossia quella che permette di fotografare nei dettagli anche gli oggetti e i soggetti più piccoli (come insetti) sfruttando al massimo gli ingrandimenti, operazione che solo i teleobiettivi consentono.
Un piccolo inconveniente che intercorre nell’utilizzo dei teleobiettivi (generalmente superiori ai 200mm) è la necessità del treppiede, il quale stabilizza il corpo macchina e di conseguenza evita eventuali vibrazioni, garantendo immagini nitide e non sfocate. Inoltre, il supporto risulterebbe essenziale anche perché si parla di obiettivi ingombranti e dal peso notevole, per questo difficoltosi da maneggiare.
Come ribadito più volte, questo tipo di obiettivi rimangono un mero strumento, e in quanto tali non sono strettamente necessari alla buona riuscita di uno scatto, sono semplici ingredienti che vanno ad aggiungersi alla ricetta finale. Adesso non resta che metterti alla prova! Good shot!
© Mariateresa Camerino
Dati di scatto: 1/160sec f/5.6 ISO100 300mm
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