di Gaia Gattulo
Come per la scorsa settimana, il soggetto di questo racconto fotografico è sempre un posto all'interno di R, un posto ibrido, capace di custodire un certo tipo di bellezza attraverso un velo di solitudine e abbandono.
Varcato il cancello di ingresso, è strano quanto una giornata illuminata dal sole possa ingrigirsi a tal punto da piovere. Una curiosa coincidenza che ha avuto la capacità di ovattare ulteriormente il luogo impedendo di accorgersi dello scorrere del tempo: un paio d'ore in pochi minuti e pochi minuti in un lasso di tempo indefinito.
Le foto sono state scattate in contemporanea in due posti diversi a distanza di 404 km.
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