di Gaia Gattullo
Roma è la città che ho visitato più volte nel corso degli anni.
Adesso ho la fortuna di viverci.
Per una provincialotta come me, nata e cresciuta in un paesino “grande” quanto il quartiere meno popoloso della capitale, vivere qui significa anche dover conoscere fino al midollo questo luogo (o per lo meno provarci) non più da semplice turista.
Uno dei posti da cui ho voluto cominciare è il Cimitero del Verano, sia perché affine alla tematica di questo mese, il grigio, ma non solo, volevo conoscere anche chi aveva abitato prima di me la caput mundi.
Una volta in loco pensavo di incontrare la quiete, come si è soliti immaginarla all'interno di un posto del genere, ma così non è stato. Il traffico mi ha seguita anche una volta varcato l’ingresso monumentale, tanto che all'interno dello stesso cimitero trovano posto ben 21 fermate di una navetta messa a disposizione dall’Ama.
Il bello delle grandi città è anche la possibilità di vedere molteplici cose, da qui fortunatamente la possibilità di incontrare “stranezze” aumenta esponenzialmente. Sono proprio le stranezze date dalla cura e dall'incuria del luogo le protagoniste di questi scatti.
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